Componenti di una fotografia

Corso di fotografia digitale - Soggetto, sfondo, illuminazione

In ogni fotografia si possono distinguere tre componenti : il soggetto, lo sfondo , l’illuminazione
Tuttavia, è difficile fornire una definizione di ciascuno di essi.

La loro distinzione ha, in effetti, un valore puramente didattico in quanto ogni fotografia è un “unicum” che include ogni suo aspetto o elemento. Infatti , molto spesso, non vi è una reale distinzione in quanto tutti e tre concorrono a formare l’immagine.

Il soggetto:

Solitamente, per soggetto si intende quella parte della fotografia su cui si intende attrarre l'attenzione di chi la osserva.

In effetti tale definizione o simili possono adattarsi a talune riprese in cui vi è effettivamente un elemento che è chiaramente il motivo della ripresa : ritratti, monumenti, statue, persone, oggetti, ecc.. Tuttavia, anche con tali "soggetti" la definizione può risultare fuorviante.
Consideriamo, ad esempio, un ritratto : non vi è dubbio che scopo della ripresa è immortalare la persona raffigurata dandone anche una interpretazione che ne esprima quella o quelle sue caratteristiche considerate rilevanti: bellezza, carattere, imponenza, determinazione, intelligenza, ecc. Ma una persona non costituisce necessariamente il punto focale della immagine; almeno non di per se stessa. Si pensi a tutte le foto di reportage: le persone sono riprese per il contesto in cui sono poste, per documentare una situazione, un'azione, ecc. Foto sportive possono non volere rappresentare le capacità dell'atleta ripreso, ma la plasticità o la bellezza del gesto atletico.
Una trattazione più approfondita di questo punto sarebbe non solo lunga, ma anche di dubbia utilità per gli scopi del corso.
Sulla base di quanto osservato, si può avanzare un suggerimento: sarebbe forse più opportuno parlare di oggetto della ripresa, piuttosto che di soggetto. In questo termine si possono più correttamente comprendere tutte le riprese, quale che ne sia il contenuto e la motivazione dell'immagine prodotta. Termine, peraltro, che opportunamente sfuma facilmente nel motivo della ripresa.

Utile e possibile è, viceversa, fare alcune considerazioni su sfondo e illuminazione.

Lo sfondo

Per sfondo possiamo intendere quegli elementi che costituiscono il piano più lontano rispetto al punto di ripresa. Essi contribuiscono comunque a formare l’immagine.

Rispetto alla funzione affidata allo sfondo possiamo distinguere ( con tutta l’approssimazione che ogni classificazione comporta) tre diverse situazioni:

  1. sfondo neutro : sfondo privo di dettagli ( sfondo uniforme) o con elementi non identificabili : questo sfondo si utilizza per evidenziare il soggetto principale : ne sono un esempio tipico le foto ritratto da studio di tipo tradizionale. Ma si possono riscontrare in altre immagini: ritratti all’aperto, macro fotografie di fiori, insetti, ecc. Questa è solo una breve esemplificazione.

  2. sfondo didascalico : lo sfondo appare leggibile (anche se, usualmente, non perfettamente a fuoco) : il suo scopo è di fornire informazioni sul luogo o la circostanza in cui è stata scattata la fotografia : ne sono un esempio tipico le foto ricordo di una gita con lo sfondo di un parco o di un monumento che ci permette di ricordare dove è stata ripresa l’immagine

  3. sfondo integrato (o non sfondo): gli elementi di sfondo partecipano alla compiutezza dell’immagine ed alla sua leggibilità contribuendo a chiarirne il significato. Lo sfondo può essere costituito anche da elementi non identificabili aventi una funzione compositiva complementare agli altri elementi dell’immagine.

L'illuminazione

E’ sempre una componente fondamentale. Ci dice se è giorno , sera o notte ma, soprattutto, modella le forme scandisce i piani dando profondità all’immagine. Dell’illuminazione possiamo distinguere più aspetti che la caratterizzano:

  • direzione

  • angolazione

  • ampiezza

  • intensità

  • colorazione

    Una esatta idea della sua importanza può aversi solo osservando cose in diverse situazioni di luce o esaminando fotografie riprese con diversi tipi di illuminazione.

    Di seguito vengono fornite alcune considerazioni di carattere generale che possono aiutare in questi esercizi di “lettura” della luce.

Considerazioni sulla qualità della luce

Ricordiamo, anzitutto, che le cose non hanno un contorno ma che questo viene definito dall’occhio per la differenza di illuminazione o di colorazione con le altre cose su cui l’oggetto in questione si staglia.

Ciò premesso facciamo seguire alcune considerazioni sui diversi aspetti della illuminazione:

  • Direzione : intesa rispetto all’osservatore: può essere da sinistra, da destra, di spalle, frontale (soggetto in controluce), ecc Maggiore plasticità, in genere, si ha con una luce laterale posta anteriormente al soggetto o leggermente arretrata rispetto a questo. Ciò non toglie che begli effetti possano ottenersi anche nei controluce o semi-controluce. Generalmente sconsigliabile è una illuminazione piena, posta di fronte al soggetto. Tuttavia, se questo è vero per un ritratto potrebbe non esserlo per altri soggetti

  • Angolazione: inclinazione dei raggi rispetto al piano cui appartiene il soggetto. Un angolo molto basso provoca ombre molto lunghe (che possono anche essere di grande effetto), serve anche a porre in rilievo i dettagli delle superfici . Molto usata nelle foto di texture o pattern.

  • Ampiezza : intesa come ampiezza del fascio di illuminazione: Nelle foto all’aperto, la illuminazione, di regola, è a tutta ampiezza essendo data dall’illuminazione solare che illumina in modo uguale tutta la scena. Non sempre questo è vero perché la luce può essere limitata dalla presenza di edifici o altri elementi che creano una illuminazione ristretta su tutto il campo di ripresa o su parte di esso. Una situazione di tutta evidenza si ha nelle riprese in interni quando la luce viene da finestre o porte.

  • Intensità : una luce intensa esalta i colori vivaci a forte saturazione (intensi) tende a schiarire, con rischio di sovraesposizione, i colori chiari. E’ indispensabile per dare un senso di “assolato” e per avere forti contrasti. Una illuminazione attenuata genera colori poco brillanti e, spesso, scarso contrasto. Può essere di grande effetto per immagini in cui si ricerchi una atmosfera delicata o di malinconia.
    E' da considerare, tuttavia, che, anche in una luce attenuata, il contrasto può essere elevato se la illuminazione è distribuita con intensità assai diversa.

  • Colorazione: il colore della luce determina il colore delle cose. E’ a tutti noto come le cose appaiano rosate al tramonto, arancio nel pomeriggio. Avvertenza : la pellicola ed i sensori delle camere digitali sono predisposti per determinati tipi di luce. Fondamentalmente si distinguono due tipi di luce : luce naturale, luce artificiale Se si usa pellicola per luce naturale in presenza di illuminazione artificiale, l’immagine risulterà colorata di rosso arancio Se si usa pellicola per luce artificiale in situazioni di luce naturale , l’immagine risulterà azzurrata.

    Il difetto più frequente che si riscontra nelle foto dei dilettanti è una dominante arancio nelle riprese effettuate di pomeriggio o al mattino molto presto. Ciò è dovuto al fatto che la luce del giorno in tali ore ha una colorazione tendente al giallo : l’unico rimedio è applicare sull’obbiettivo un filtro di opportuna colorazione azzurro lieve. Tali filtri sono in commercio. Bisogna dire, tuttavia, che in realtà, non forniscono una correzione completa. Questa si ha solo con l’ uso di attrezzatura professionale (termocolorimetro e una completa gamma di filtri) La correzione completa potrebbe essere effettuata in sede di stampa da laboratori professionali. E’ anche possibile però fare una scansione della stampa o del negativo e correggere l’immagine con un programma di foto ritocco ; può farlo chiunque abbia voglia di apprendere poche nozioni base di foto ritocco. Le foto digitali oltre ad offrire, ovviamente, questa stessa possibilità di correzione una volta acquisite su computer, consentono, molto spesso, anche una regolazione della resa del colore prima della ripresa senza il ricorso ad alcun filtro.

    N.B. Non necessariamente una dominante deve essere intesa come un difetto: può essere molto bella se si vuol dare quel senso di " calore" che ha la luce nel meriggio. Ma ciò è vero solo a certe condizioni: anzitutto che questa colorazione fosse percepibile dall'occhio al momento della ripresa. Molto spesso, viceversa, l'occhio non percepisce questa "dominante colorata" e, quindi la illuminazione riprodotta nella foto, benché fedele, viene percepita come innaturale.

    Notazione conclusiva

    L’illuminazione (sempre importante) appare un elemento fondamentale soprattutto nelle riprese in cui “l’accadimento” non è la ragion d’essere della ripresa. Basti ricordare quante volte Monet ha dipinto la cattedrale di Rouen solo per coglierne le differenze legate al mutare della luce durante il giorno. Ciò non deve far pensare che la sua importanza sia limitata a riprese di monumenti o simili. Una scena di reportage può dare emozioni assai diverse secondo il contesto ambientale definito dalla illuminazione. Essa può fornire un senso di intimità o separazione dal resto della scena, ecc. Non di rado l’illuminazione (per la sua direzionalità, ampiezza o colore) determina il significato stesso della fotografia. Si può così parlare di Luce soggetto.

    Per una ampia esemplificazione di quanto sopra illustrato vedere le relative immagini illustrative.

    Considerazioni pratiche

    Nella pratica occorre fare una netta distinzione tra : foto in studio e foto in esterno

    • Foto in studio

      Danno al fotografo il completo controllo su tutti gli aspetti della fotografia: scelta del soggetto, disposizione di ogni singolo elemento, scelta delle sfondo, controllo completo della illuminazione ( direzione, angolazione, ampiezza, intensità, colorazione)

      Facendo un parallelo con un film, si può dire che esiste una scrittura del soggetto, una sceneggiatura, una regia e, se si tratta di persone, anche una recitazione: i modelli saranno invitati a sorridere o ad assumere determinate pose o fare certi movimenti, ecc.

    • Foto in esterno

      Limitano enormemente le possibilità di controllo dell' illuminazione, benché non le eliminino.

      L'illuminazione può essere integrata con l’uso di illuminatori di vario tipo o pannelli riflettenti.

      Anche per queste foto esiste una regia ed una sceneggiatura. Le persone saranno disposte nel punto ritenuto migliore ed invitate a “recitare” come in studio.

    • Le maggiori limitazioni le incontra il foto dilettante o chi, per il genere di foto praticato, non può disporre gli elementi fotografici a suo piacimento.

      Assai spesso il dilettante deve scattare in quel momento e non ha la possibilità di tornare sul luogo: ciò non significa che egli debba subire passivamente la situazione.

      Può scegliere il punto di ripresa più idoneo in modo di ottenere una direzionalità ed una angolazione della luce che siano più appropriate; analogamente cambiando il punto di ripresa può modificare lo sfondo, scegliendone anche il suo significato ( didascalico, neutro, integrato) .

      Grande rilievo hanno, a questo proposito, anche la scelta della focale e della profondità di campo: esse gli consentono di graduare la leggibilità dello sfondo, sino ad ottenere, in certi casi, uno sfondo neutro.

      Una possibilità di controllo della illuminazione, anche se limitata, è fornita dall’uso del Flash ( particolarmente limitata se montato sulla macchina) o dal ricorso a piccoli pannelli riflettenti ( semplici fogli di carta alluminio).

      Il loro uso, tuttavia, richiede, al dilettante, di poter disporre di un aiutante.

      Copertina

      Le vostre domande

      Indice

      Pagina 7

      Pagina 9

      Indice illustazioni - Parte 1

      Indice illustazioni - Parte 2